i guerrieri della notte (1979)

I GUERRIERI DELLA NOTTE (1979)

USCITA CINEMATOGRAFICA:
REGIA:
SOGGETTO:
SCENEGGIATURA:
FOTOGRAFIA:
MONTAGGIO:
PRODUTTORE:

TRAMA
Una gang chiamata The Warriors, partecipa ad un raduno  per ascoltare un leader delle bande, che come obiettivo ha quello di "creare un esercito".Ucciso quest'ultimo durante il comizio, si dara' la caccia ai colpevoli, che falsamente viene accusata sui The Warrios. I ragazzi dovranno salvarsi la pelle combattendo con molte delle bande rivali.

RECENSIONE
Walter Hill firma la sua terza pellicola, ed i risultati sono eccellenti.Secondo molti tratta dall'Anabasi di Senofonte, e "raccontata da una voce di una deejay che accompagna la storia quasi fosse un racconto,la storia si articola in questo lungo viaggio che la gang deve percorrere per salvarsi(ancora una volta il tema della sopravvivenza in Hill si fa sentire come nei precedenti due film),ed il tutto e' girato in un modo decisamente ottimale.Il fulcro della vicenda non e' solo la fuga che la gang deve compiere, ma tutto cio che ne scaturisce,infatti il percorso rispecchia le fasi della personalita' e della vita partendo dagli orfani (la prima banda che incontrano appunto), che rappresentano la prima "forma di delinquenza", successivamente si passa alla banda del baseball (tipica fase adolescenziale) per poi proseguire con la banda dei pattini,delle donne(fase leggermente piu' adulta della vita, e quella finale dove a capo vi e' una sorta di "padre" che fara' poi giustizia.La bellezza del film sta dunque in questa guga dettata dalla sopravvivenza, ma anche per la liberta' del loro nome, combattono non per un ideale(della citta' dove tornano non gli importa nulla) ma per essere loro stessi, per riconoscersi come i guerrieri che marciano e che combattono ma che non trovano posto in una citta' vuota (letteralmente parlando) e vigliacca(la scena della poliziotta che incrimina il ragazzo ammanettandolo sulla panchina), e la polizia che tenta di mettere ordine con la violenza stessa.Lo scenario notturno e' ben girato e la fotografia e' ottima, tutto cio' infatti metaforizza la strada "oscura" ingannevole che devono percorrere i guerrieri, per arrivare alla "riva" finale dove si svolge l'ultimo duello( quasi in stile western), e i guerrieri non hanno vinto ma hanno "salvato" la loro identita'. Piccolo capolavoro che merita un posto come si deve nella storia del cinema.Ambientazioni e scenari che calzano a pennello, e musiche "disturbanti" riuscite.

Commenti

Post popolari in questo blog

OMEN IL PRESAGIO

Chi sta bussando alla mia porta?

STRADE VIOLENTE (1981)