MANHUNTER (1986)

MANHUNTER (1986)





REGIA: Michael Mann

SOGGETTO: Thomas Harris

SCENEGGIATURA: Micheal Mann

FOTOGRAFIA: Dante Spinotti

MUSICHE: The Reds

MONTAGGIO: Dov Hoenig

PRODUTTORE: Richard Roth

 

TRAMA

Un serial killer spietato, uccide senza pieta' le proprie vittime sotto la luna piena, usando rituali che prevedono morsi e sevizie di ogni tipo. Un detective esperto verra' incaricato di fermarlo, e l'unico modo che avra' il poliziotto e' quello di entrare nella mente del serial killer per prevedere le sue mosse.


RECENSIONE

Dopo 3 anni dalla FORTEZZA, Micheal Mann firma un piccolo cult nel genere del thriller. Il tema del doppio ancora una volta e' presente, e le due figure (assasino/poliziotto) sembrano trovarsi in una sorta di caccia all'uomo. La trama affonda le radici in uno scontro sadico, dove non sembra esserci nessun barlume di speranza,un America oscura, buia, che da spazio spesso a tristi tramonti (una fotografia eccezionale nella sequenza che immortala cio') ed un detective costretto ad "alienarsi" nella mente del serial killer, una sorta di salvatore che per poco diventa l 'assasino comprendendo la sua modalita' di uccisione.La bravura di Mann sta nel "giocare" con questra caccia all'uomo, in primis infatti, Lekter, e' una figura ancor piu' ambigua che manipola la mente , ma in realta' forse rappresenta proprio l'inconscio stesso di Graham, perche' come dice lui ("ti piaceva uccidere") nelle celle bianche, ove tutto sembra angelico, vi e' in realta' un pericolo che incombe.La doppia personalita' inoltre di graham e' spessa trasposta nelle scene di riflesso, come quando vuole fare la resa dei conti( e si specchia sul vetro del bar) , ovviamente l'assassino invece, appare freddo,spietato e senza alcun tipo di emozione ma anche lui mostrera' la sua doppia personalita' con la donna cieca(magnifica la sequenza in cui tocca i denti della tigre e lui si sente come "dominato").La bellezza di questa pellicola rimane la regia curata, ed una storia che incolla lo spettatore fino all'ultima scena.Debole Petersen, ma il resto funziona alla grande.

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