RAPPORTO CONFIDENZIALE( 1955)

RAPPORTO CONFIDENZIALE



USCITA CINEMATOGRAFICA:

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TRAMA

Un contrabbandiere di sigarette, trova un uomo in fin di vita che gli dice di andare da un certo Mr Arkadin dicendogli di sapere un segreto, poiche quell 'uomo e' ricco.Il contrabbandiere tentera' di ricattare Arkadin, ma suo malgrado ne rimarra manipolato con un inganno ben studiato.


RECENSIONE

Passati oramai 4 anni da Otello, Welles decide di provare con una storia molto originale ed intrigante, ed il risultato e' ottimo.La regia e' curata nei dettagli, e i primi piani alla Eisenstein su di lui sono ben riusciti.La bellezza del film risiede nel personaggio di Arkadin, misterioso e potente, sempre presente anche con le sue proprieta'(buona la metafora di far vedere il "castello" che si mette spesso in mezzo alle inquadrature dei due innamorati), un uomo avido ma anche astuto che tenta di manipolare chi vuol manipolare lui.Arkadin e' un uomo che non conosce il suo passato non perche' lo ha scordato ma perche' non vuole farlo riemergere tanto da proteggere la sua amata figlia da quella parte oscura del suo passato.Magnifica e' anche la sequenza della festa di carnevale dove tutti sono in maschera, cio' indica infatti come ci si nasconda fin dall'inizio dietro "un altra identita che non puo' sfuggire pero' al rapporto confidenziale".Nonostante Welles firmi un film eccezionale, non si avvicina pero' al capolavoro di QUARTO POTERE,ma per ragioni ovvie. Arkadin non si capsice la ragione del perche' debba nascondere questo suo passato, se non per un discorso immorale che non vuole mostrare a sua figlia(ancora una volta come in quarto potere, sembra una donna quella parte sensibile e buona interiore di Welles che deve essere tutelata, la purezza in un mondo fatto di maschere ed intrighi). La pellicola mostra anche altri aspetti interessanti come la scena della nave altalenante, che "ubriaca" lo spettatore e gli attori.Ne esce un ritratto di una pellicola oscura dove l'inganno e' il protagonista del film e non c'e' pieta' per nessuno, nemmeno per il regista welles/aRKADIN. Un opera di Welles difficilmente dimenticabile.

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